Angelica cinese – Dong Quai

Angelica cinese
Angelica cinese

La pianta angelica cinese è uno dei presidi di MTC Medicina Tradizionale Cinese più conosciuti e diffusi anche in occidente. La pianta è nota per un uso nella sfera femminile, anche se non si può dire trattarsi di un uso esclusivo.

Il nome del rimedio in lingua originale  è Dong quai. Le radici di Dong quai sono la parte maggiormente utilizzata. Esse contrastano i disturbi del ciclo mestruale e i disturbi della menopausa. Questa straordinaria medicina è nota anche per questo come “pianta delle donne”.

Tuttavia il rimedio può essere utilizzato da ambo i sessi per  sostenere la funzione digestiva e la normale circolazione del sangue. Per ambo i sessi è altrettanto l’uso “sacro” del rimedio.

Descrizione della pianta

Questa pianta appartiene alla famiglia delle Ombrellifere, una delle più spettacolari e belle chiamata così per la forma ad ombrello dei suoi membri. In questa famiglia di appartenenza ci sono anche carote, prezzemolo, coriandolo, aneto, cerfoglio, sedano, anice, cumino.  Pianta perenne eretta che può arrivare a 2m di altezza, fusto di colore rossastro,grosso , scanalato e cavo all’interno, molto ramificato porta foglie alterne bi o tri-pennate ampiamente divise, larghe e di un colore verde intenso nella pagina superiore e più pallido in quella inferiore.

I fiori sono bianchi o verdastri raramente rosati, riuniti in grosse ombrelle composte a circa 20 raggi, senza involucro con bratee molto lunghe, situate alla sommità degli steli. I frutti sono degli acheni allungati con caratteristiche ali cornee, di colore marroncino, contengono ciascuno due semi che hanno tre costole dorsali evidenti. Presente un grande rizoma. La radice è fittonante carnosa e di grandi dimensioni, è di colore brunastro o rossastro all’esterno ed è la parte impiegata a scopo terapeutico.

La droga di angelica radice si presenta a pezzi di colore grigio-bruno all’esterno con solchi longitudinali spesso presenti radici sottili a xilema gialloa striature radiali e canali secretori nella corteccia; la droga contiene anche pezzi di rizoma sempre dotati di canali secretori. Il suo odore è fortemente speziato. Il suo sapore dapprima aromatico diventa piccante, amaro, persistentemente bruciante. Sofisticazioni possibili sono la contaminazione con radici di altre Apiacee come il Levisticum o Pimpinella. L’angelica per il suo profumo e il suo nettare molto gradito agli insetti impollinatori è un’eccellente pianta mellifera.

Quali sono i nomi e quale parte si usa in terapia ?

La pianta dispone di una notevole numero di nomi diversi, che a volte descrivono generi tra loro diversi. In terapia si usa la radice essiccata da cui la denominazione Radix Angelicae.  Le radici necessarie alla preparazione del rimedio si raccolgono in autunno. I nomi maggiormente utilizzati  sono i seguenti:

  • angelica sinesis
  • angelica cinese Dies.
  • Arcangelica
  • Angelica arcangelica
  • Angelica polimorfa
  • Radix Angelicae
  • Dong Quai
  • Tang kuei

Quali sono le caratteristiche indicate dalla tradizione cinese?

angelica_cinese
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Le descrizioni antiche, si riferiscono ad una conoscenza vasta e completa della MTC Medicina Tradizionale Cinese. Essa basa però su un proprio metodo e su convenzioni di valore ben dissimili da quelle applicate in epoca moderna. Pertanto ai fini della comprensione delle descrizioni classiche del Dong Quai  occorre aver conoscenza di MTC.

Secondo la tradizione Radix Angelicae ha un comportamento termico caldo. Il sapore è una caratteristica rilevante per definire le applicazioni di un rimedio. Pertanto in passato un terapeuta procedeva alla preparazione dei  suoi rimedi , anche dopo aver assaggiato la sostanza di partenza. Il sapore del Dong Quai  è amaro, dolce e piccante, svelando in tal modo la attribuzione orbitale.

Una orbita funzionale nella MTC Medicina Tradizionale Cinese è un gruppo di organi, tessuti e funzioni coerenti con una funzione sociale nel clan delle origini. Huang Qi ha una azione primaria sull’orbita funzionale fegato e secondaria sulle orbita funzionali cuore e milza pancreas .

Le Orbite funzionali nel loro complesso sono dodici.  Esse sono attribuite ognuna ad una fase evolutiva secondo l’apposita convenzione di valore. La relazione del Dong Quai con la orbita funzionale di fegato ha una relazione con la fase evolutiva legno indicata nell’immagine. La relazione con le orbite funzionali cuore e milza pancreas è da attribuire invece alla fase evolutiva  fuoco e terra .

Quali sono gli effetti indicati dalla tradizione cinese?

La  radice di angelica cinese sostiene e incrementa il Hsűeh ( sangue), armonizza il ciclo mestruale ed ha una azione analgesica.   Il rimedio è utilizzato in vari ricette con diverse indicazioni tra le quali prevalgono le seguenti:

  • irregolarità del ciclo mestruale
  • dismenorrea
  • algomenorrea
  • amenorrea
  • metrorragia
  • menorragia
  • menopausa
  • ematomi ( repletio Hsűeh )
  • traumi ( repletio Hsűeh )
  • parto ( repletio Hsűeh )
  • dolori muscolari ( humor venti)
  • stipsi ( ariditas)

Quali le controindicazioni ?

Secondo la tradizione Dong Quai è controindicato in caso di pienezza con diarrea ovvero humor orbis lienalis.  Dong quai aumenta gli effetti anticoagulanti del farmaco warfarin e di conseguenza aumenta il rischio di emorragie. La radice è sconsigliata anche durante la gravidanza, perchè potenzialmente abortiva. Inoltre può indurre fotosensibilità, motivo per il quale la si sospende in caso di esposizione al sole.

Particolare cautela deve inoltre essere prestata nell’assunzione di questa sostanza nel caso in cui si soffra di patologie sensibili agli ormoni come alcune forme di tumori, endometriosi, fibromi uterini.   Queste malattie  potrebbero venire aggravate dall’esposizione agli estrogeni.Occorre  inoltre almeno una cautela se non la sospensione del rimedio quanto il paziente assuma contemporaneamente:

  • anticoagulanti,
  • antipertensivi,
  • estrogeni
  • contraccettivi

Quali sono le caratteristiche  di angelica cinese secondo la farmacologia?

Le piante medicinali provengono da antiche conoscenze. Tuttavia esse vengono poi studiate secondo la più moderne tecnologie. Al Dong Quai sono attribuite le seguenti azioni:

  • regolarizzante le anomalie del flusso mestruale
  • favorisce una menopausa priva di malattia
  • migliora la fertilità
  • antispastico
  • antiossidante
  • antitraumatico
  • anemia
  • pallore
  • astenia
  • palpitazioni
  • migliora la circolazione
  • anticoagulante
  • vasodilatatore

Cosa contiene l’Angelica cinese secondo la farmacologia?

La radice di Dong Quai contiene 0,4-0,7% di olio volatile, i cui componenti chiave sono n-butilidenephthalide, ligustilide, n-butilftalide, acido ferulico, acido nicotinico e acido succinico.1-3 Quantità significative di vitamina A e carotenoidi ( 0,675%), vitamina B12 (0,25-0,40 mcg / 100 g), vitamina E, acido ascorbico, acido folinico, biotina, vari fitosteroli (ad es. Beta-sitosterolo), calcio, magnesio e altri macrominerali essenziali si trovano anche in dong quai root.1,3,4

Altri componenti includono l’acido n-valerofenone-O-carbossilico, l’anidride delta-2,4-diidroftalica, l’uracile, l’adenina, il carvacrolo, il safrolo, l’isosafrolo, i sesquiterpeni, il beta-cadinene, n -dodecanolo, n-tetradecanolo, acido palmitico, acido angelico, acido miristico, saccarosio (40%) e un polisaccaride con un peso molecolare di circa 3.000.1,4

Derivati ​​cumarinici naturali sono stati attribuiti a dong quai, ma i rapporti differiscono rispetto a quelli realmente presenti. I derivati ​​cumarinici includono angelolo, angelicone, bergaptene, oxipoucedanina, osthole, psoralen e 7-desmetilsoleina.

I principali costituenti del rimedio ricavata dall’angelica sono pertanto:

  • terpeni,
  • lattoni macrociclici,
  • ftalidi,
  • furocumarine,
  • acidi flavonoidi,
  • sistosterolo

Angelica cinese cresce anche in Europa?

La variante europea è nota come  Angelica officinalis Hoffm.. Anche anch’essa conosciuta per la sua azione sulla circolazione, sulle turbe premestruali, nei problemi digestivi e gonfiori addominali.

Anche questa specie possiede una lunga tradizione legata a una sfera più sacra. la pianta infatti veniva coltivata principalmente nei monasteri dell’Europa centrale e per le sue virtù veniva chiamata “Erba degli Angeli”, quasi fosse venuta dal regno dei cieli. L’Angelica si associa ad altre piante con azione simile come Camomilla, Luppolo, Salvia, Achillea, Melissa e Agnocasto.

Dalla etimologia di Angelica cinese al suo significato

La parola angelica etimologicamente significa messaggero o nunzio. Il messaggio angelico però non consiste in uno scambio di informazione tra pari. Al contrario l’angelo porta il messaggio da un livello elevato a quello basso. Tale messaggio assume pertanto spesso il significato di comando. La desinenza sinensis o cinese si riferisce esclusivamente alla provenienza geografica della pianta osservata.

La variante di nome Arcangelica esaspera il concetto descritto perchè arcangelo significa capo degli angeli. La parola arcangelica è composta da una prima parte arc o arkein che significa riparate e proteggere. Il termine assume nel tempo anche il significato di segreto.  Il comando a cui allude la parola, proviene si dalle massime sfere, ma contiene un quid destinato alla protezione.

Osserviamo come non soltanto nella nostra cultura al genere femminile si attribuito un ruolo centrale nella perdita del paradiso terrestre.  La perdita dei doni paradisiaci è connessa in molte culture alla sessualità  femminile e alla procreazione. Per questo motivo nelle pitture classiche il “serpente” è infatti dipinto a metà come una bambino. In parole povere la procreazione umana è stata la causa del cacciata.

A seguito della cacciata la donna sarebbe stata punita con un parto doloroso e altrettanto dolorose mestruazioni. L’etimologia di Angelica svela pertanto il senso della protezione protezione. Si tratta di una protezione indirizzata primariamente al femminile e con un ruolo prioritario verso le complicanze e dolori della procreazione umana. Dong quai  in cinese significa  “stato di ritorno”. Anche secondo la etimologia cinese questa pianta viene per ripristinare l’equilibrio  originale delle funzioni femminili.

Esiste un legame con il sacro?

Angelica possiede non solo per il nome, una lunga tradizione legata al sacro e allo spirituale. La pianta infatti veniva coltivata principalmente nei monasteri dell’Europa centrale a conferma che non si trattava di un rimedio esclusivamente femminile.  Per le sue virtù medicinali veniva chiamata “Erba degli Angeli”. Di nuovo il messaggio protettivo che dai “cieli” protegge l’uomo.  quasi fosse venuta dal regno dei cieli.

La pratica della coltivazione dell’angelica risale al 1500, ma già dal X secolo la si importava dai paesi scandinavi come merce preziosa, visto i suoi molteplici utilizzi. L’interesse dei monaci per  questa pianta potrebbe avere una relazione con una sua capacità di contenimento della libido.

Si tratta di un problema sentito per chi intraprende vita monastica e patisce un cattivo rapporto con la sessualità. Non di rado si proponeva per questo motivo, l’angelica in associazione con agnocasto. La questione è comunque connessa a cattive interpretazioni o dogmi connesse  percorso verso il sacro.

Quale il legame tra angelica e la religione cristiana?

La leggenda  vuole che l’arcangelo Michele istruisse gli uomini sulle virtù curative possedute da questo vegetale. Per altri l’arcangelo in questione non è Michele, ma Raffaele. Tuttavia l’angelica è  associata  di fatto alla festa di San Michele, che si celebra l’8 maggio. Pertanto probabile che l’arcangelo in questione sia proprio Michele. Si osserva anche che questa data corrisponde circa al periodo di fioritura del rimedio.

In un’altra leggenda che sempre l’arcangelo Michele svelo ad un monaco come debellare una  epidemia  di peste, facendo tenere a tutti un bocca un pezzetto di radice di questa pianta. Da allora secondo l’erboristeria medievale era considerata un rimedio contro la peste. Si consigliava di annusare tutto il giorno la radice imbevuta di aceto.

Nel Medioevo era considerata una  panacea, utile per curare  molte malattie e per contrastare gli effetti delle sostanze velenose. In ambiente cristiano era considerata un’erba “scacciadiavoli”. Da questo si deduce di nuovo una azione del rimedio non proprio favorevole alla libido umana. Successivamente alla nomea di “scacciadiavoli”  fu utilizzata per per proteggersi dagli incantesimi e dai malefici.

Sempre a sottolineare che il legame con il cristianesimo  era sia maschile che femminile, l’angelica era l’ingrediente principale della famosa “acqua delle carmelitane” Difficile non immaginarne l’uso e indicazioni. Al tal scopo era infatti associata alla melissa. I monaci Benedettini mettevano nelle loro ricette a base di erbe, nella composizione dei loro famosi liquori, l’angelica, impiegando semi e radici.

Come somministrare angelica cinese?

Si osserva un diffuso utilizzo di internet al fine della auto-somministrazione o etero-somministrazione inadeguata, di rimedi di fitoterapia. Questa pratica comporta errori di valutazione e dosi e tali da favorire senza dubbio il business di farmaci chimici. Chi infatti mal usa un rimedio naturale, si troverà poi a dover ricorrere più frequentemente al farmaco, se ammala. Il farmaco  nel bene e e nel male è infatti gestito dal medico .

La pratica discutibile di riservare la somministrazione di rimedi di fitoterapia occidentale o cinese a personale non qualificato o  alla auto-somministrazione è pertanto favorevole ai farmaci chimici. Motivo per il quale la si tollera, traendone vantaggio notevole. Pertanto la presente scheda vuole esclusivamente informare sulle proprietà dell’angelica. Un paziente informato è infatti consapevole.

Tuttavia si invita a rivolgersi ad un medico esperto in fitoterapia o agopuntura per valutare la propria situazione personale. Solo nella corretta relazione medico paziente è possibile affrontare una cura e sopratutto gestirla. La somministrazione di rimedi naturali non può avvenire al di fuori di questa regola. La prevenzione e la cura delle malattie, richiede infatti sempre una diagnosi clinica e strumentale, la prescrizione di adeguata terapia e il suo monitoraggio. Tutto ciò avviene esclusivamente in una relazione terapeutica.

Dove fare agopuntura a Roma

L’agopuntura   è in Italia un atto medico.   Pertanto le metodica deve essere essere esercitate esclusivamente da un medico esperto.   Il paziente può verificare  l’operatore tramite l’ iscrizione dell’operatore presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’agopuntura.

Infatti l’iscrizione al Registro dell’ Ordine consente  un controllo di qualità relativamente alla formazione ricevuta dal medico. Inoltre a facilitare tale verifica all’Ordine dei Medici di Roma, il Registro si può consultare anche online. La agopuntura  non si contrappone ne sostituisce  le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario  essa è associabile ad altre forme di terapia oltre che in prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello,    Agopuntura e Fitoterapia a Roma