Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 152

sistema nervoso centrale

La loro capacità di messa in movimento e la rapidità di comunicazione transpersonale sono possibili ma limitate. I pubblicitari lo sanno molto bene. Per vendere un prodotto la pubblicità deve stimolare i Campi Emozionali, altrimenti una pura comunicazione a livello di dati informativi possiede un effetto alquanto modesto. Solo se stimolato emotivamente, l’individuo si muove all’acquisto. Con queste affermazioni non si vuole affatto sminuire l’enorme importanza del linguaggio verbale e scritto. Ma il valore di questa forma di comunicazione non è certo rapidità, messa in movimento e tanto meno è facilmente transpersonale.

Infatti per comunicare a livello di parola, l’uomo necessita di un lungo apprendimento e deve inoltre limitare la comunicazione a coloro che seguono lo stesso iter formativo. I Campi Emozionali sono invece un linguaggio universale, che non necessita di apprendimento alcuno con il quale tutti si relazionano.

I Campi Emozionali hanno quindi la funzione di muovere l’uomo in direzioni specifiche e di permettere comunicazione. Questa funzione è antichissima e non limitata ad una specie. Infatti può essere condivisa, a livelli di intensità diversi, con tutte le forma di vita. Per esempio la reazione di paura che precede un evento catastrofico percepito dagli animali, non rimane limitato ad una singola specie.

Nel corso dell’evoluzione tutte le specie di animali esistenti si sono confrontate con eventi sismici, maremoti, eruzioni vulcaniche e altri cataclismi naturali. Si sono sviluppate strategie di percezione e reazione specie specifiche. Tali codici sono stati trasmessi alla discendenza, quando contribuirono alla sopravvivenza. I Campi Emozionali relativi coinvolgono anche più specie di animali in relazione tra di loro. L’uomo con il suo enorme sviluppo culturale usa il sismografo per percepire e la protezione civile per la messa in sicurezza. Quindi non fa più attenzione a questa preziosissima forma di comunicazione. Non di meno possiede ancora una potenzialità anche se non viene espressa. Alcuni individui esprimono maggiormente di altri questa forma di comunicazione e messa in movimento. Spesso sono artisti, pubblicitari, politici in ogni caso trascinatori di folle.
Con la morte dell’individuo la generazione e la partecipazione ai Campi Emozionali si spengono. Sappiamo che questo processo avviene nella Fase Evolutiva Acqua. Non è nota però la velocità di questo processo. Il Sistema Nervoso Centrale ha senza ossigeno una autonomia di circa 6 minuti. Il superamento di tale soglia temporale non spegne però immediatamente tutti i processi che coinvolgevano quel Sistema Nervoso Centrale.
Inoltre il Campo Emozionale non è appunto solo la risultante solo delle attività del Sistema Nervoso Centrale ne tanto meno esclusivamente in relazione ad un solo Sistema Nervoso Centrale. Appare logico immaginare, che come il corpo fisico sia soggetto dopo il decesso ad una progressiva scomposizione, altrettanto avvenga con i Campi Emozionali.