Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 132

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Spesso assorbe questo Campo Emozionale da uno o più adulti per lui significativi. I bambini e gli adolescenti dispongono di una protezione dei Campi Emozionali ancora più flebile degli adulti. In questa condizione fortemente recettiva, le disillusioni del proprio idolo diventano come proprie. Si perde pertanto virtualmente la capacità di concepire un proprio futuro in quanto si assorbe la disillusione di un personaggio vissuto come significativo. Come per la disillusione l’adolescente fa proprio anche il passato di quel referente vissuto come idolo e anela ricostruirlo nell’abbigliamento, nel fisico e nel comportamento. Per fortuna nell’adolescente l’assorbimento di Campi Emozionali non ha una natura permanente. La fortificazione dell’io riduce gradualmente questa influenza. Inoltre l’ipogioioso adolescente può prendere in prestito il passato del proprio idolo non avendone uno personale. Quando crescendo inizia ad avere uno proprio passato, la sua condizione si trasforma permettendo superare la crisi ipogioiosa.

Certamente questi passaggi possono talvolta esporre l’essere umano a pericoli gravi, ma al contrario dell’ipogioioso adulto che talvolta è terminante in questa condizione, l’adolescente ipogioioso spesso conclude questa fase con della vita con una disillusione dalla disillusione.

Alla fine di un periodo di passaggio ipogioioso adolescente tende a costruire la propria vita di adulto senza necessariamente poggiarla sulla pregressa esperienza da ipogioioso. Quando però da adulto disilluso dovesse ricadere nella ipogioia, la sofferenza potrebbe esser vissuta con notevole intensità.

La ipogioia e la ipergioia di primo livello sono Campi Emozionali in senso proprio e sono espressione della qualità del Fuoco al livello delle emozioni. Ma come avevamo anticipato esistono delle escalation di entrambe le condizioni, dotate di un surplus di intensità. Tale incremento spesso spinge questo Campo Emozionale oltre l’impegno delle sole emozioni e assume tratti anche psicotici.
Infatti se la Ipergioia si spinge oltre un determinato limite, l’oggetto desiderato può staccarsi completamente dalla realtà e prendere vita propria. A quel punto il soggetto inizia a percepire immagini ad udire voci entra nel corteo dei disturbi di tipo psicotico. Che l’ipergioioso di secondo livello sia tutt’altro che gioioso non deve stupire, perché anche quello di primo livello non era certo felice.

Al secondo livello della ipergioia avviene una rottura di quel sano feedback che ogni Campo Emozionale ha con il mondo reale. Quando un Campo Emozionale predomina oltre un certo limite, inizialmente il soggetto sfrutta la realtà per rileggerla funzionalmente al proprio squilibrio. Procedendo in questa direzione egli può perdere totalmente questo feedback e rinunciare ai riferimenti reali. L’immaginario e il reale vengono vissuti come equivalenti pertanto il soggetto malato assume permanentemente quello stato che nel soggetto sano è fisiologico nella fase REM del sonno.