Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 142

Egli tende a occuparsi di sé eccessivamente. Non riesce a smettere nell’occuparsi di sé, al punto di occuparsi di sé molto prima che sia effettivamente opportuno.Questa occupazione di sé prematura e accentuata si chiama preoccupazione. L’ipertriste è un introverso eccessivo che ipervalutando la occupazione di dentro di sé, finisce per preoccuparsi anche inutilmente. La preoccupazione di sé può talvolta essere traslata ad un obiettivo vicariante. Ad esempio una mamma ipertriste può apparentemente preoccuparsi molto per i figli. Osservando con attenzione questi comportamenti è possibile evidenziare quanto i figli siano solo è uno specchio della vera preoccupazione.

L’ipertriste è preoccupato solo di se stesso, ma talvolta proietta sé su gli altri. Gli
ipertristi come tutti gli essere umani tendono a sviluppare difese contro il controllo sociale. L’ipertriste eccessivamente preoccupato di sé viene ritenuto socialmente egoista e talvolta sanzionato. Allora egli sviluppa un scaltra strategia mimetica ovvero trasla la sua attitudine emotiva verso un obiettivo ritenuto socialmente meritorio. Chi potrà mai sanzionare una mamma tanto premurosa e preoccupata per i propri figli o un dottore tanto preoccupato per i propri pazienti. Con tale strategia l’ipertriste rischia addirittura un premio sociale. Non di meno si tratta di un disturbo che oltre a affliggere l’ipertriste si rivela deleterio anche per i soggetti verso i quali può essere indirizzato.
Infatti quando si è concentrati su se stessi non si può aiutare gli altri. La figlia della madre ipertriste avrà difficoltà successivamente a provvedere in proprio alla propria protezione, quindi tenderà alla ipocollera o alla iperpaura, coerentemente alla Teoria delle Sequenze. Il malato trattato dal medico ipertriste sarà facilitato verso una reazione ipocondriaca o di panico. Secondo le Sequenze una Prevalenza di Fase in Metallo stimola la Fase Evolutiva Acqua e/o inibisce la Fase Evolutiva Legno.

I rapporti di Fase tra i Campi Emozionali seguono ovviamente la Teoria delle Sequenze. I limiti di un Campo Emozionale però non sono strettamente individuali e possono coinvolgere più persone, famiglie branchi di esseri umani.

Nell’esempio l’organo fegato della figlia è suo personale, ma il Campo Emozionale Ipertristezza della madre non è delimitato alla madre. La figlia viene avvolta dallo stesso entra in risonanza e produce alterazioni della fisiologia emotiva per la penetrazione del Campo Emozionale della madre nel Campo Emozionale della figlia.

Questo fenomeno spiega perché si è scelto il termine Campo Emozionale piuttosto che semplicemente emozione. A qualcuno sarà capitato di stare seduto al cinema anche senza conoscerlo accanto ad un uomo depresso. Finita la proiezione del film si è come svuotati pur non avendo neppure scambiato una parola. I Campi Emozionali sono semplicemente stati in contatto.