Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 8 pag. 205

La scelta però dell’attivazione di una sequenza precisa nella terapia, può essere derivata dalla posizione della lesione rispetto alla divisione biologica sulla Tavola delle Omotossicosi.
Si impiega la Sequenza di Produzione (Sequenza attiva), per tutte le lesioni di tipo cellulare, ovvero struttive, alla ricerca di una vicariazione di tipo infiammatorio. Al contrario, si impiega la Sequenza di Inibizione (Sequenza struttiva), per le malattie che si esprimono con una lesione di tipo attivo. Queste indicazioni, costituiscono solo una indicazione iniziale di come si applica la Tavola delle Omotossicosi.

Malattia a destra della divisione biologica:
Agopunti e Rimedi Omotossicologici in Sequenza di Produzione

Malattia a sinistra della divisione biologica:
Agopunti e Rimedi Omotossicologici in Sequenza di Inibizione

Per la definizione completa del trattamento, sarà necessario approfondire le conoscenze di agopuntura e acquisire competenza in merito. In questo contesto, ci serve sottolineare come la lettura della Tavola delle Omotossicosi, secondo un criterio di MTC, offra una possibilità di rapido inquadramento diagnostico, idoneo alla definizione di una terapia congiunta.
Questo metodo definisce sia i rimedi che gli agopunti necessari per una terapia La Tavola delle Omotossicosi, si presenta pertanto come uno strumento prezioso per l’integrazione dei metodi Omotossicologia e Agopuntura.

La tavola, si può leggere contemporaneamente secondo due modalità. Le Ordinate si riferiscono sia ai sistemi organici che alle Orbite Funzionali, con i relativi meridiani. Altresì l’ascisse, è relazione sia alle fasi di malattia secondo Reckeweg che alla Prevalenza di Fase, espressa nel subsitema osservato secondo MTC.

La Tavola delle Omotossicosi di Reckeweg, è un concetto fortemente innovativo rispetto al contesto medico scientifico dell’epoca in cui venne espressa. Infatti con essa, si postula un legame tra i vari episodi di malattia che coinvolgono un malato nel corso della vita.

Nella Medicina Convenzionale, si lavora troppo spesso inquadrando il malato come portatore di eventi clinici disgiunti. Anche se da anni si è introdotto il termine tecnico di malattia multicausale, nella pratica, la terapia non valorizza questo principio.
Troppo spesso, il farmaco somministrato al malato, è semplicemente un antagonista sintomatologico. Come principio terapeutico, non si può certamente contestare una prescrizione Acqua, in quanto essa viene ampiamente praticata anche nelle Medicine Non Convenzionali.