Disagio emozionale e agopuntura

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Il disagio emozionale è definito da qualità e\o quantità nella risposta adattativa del singolo dopo esposizione verso un conflitto biologico reale o immaginato. In equilibrio emozionale si vive un campo conflittuale tale, da promuovere la salute del singolo e la vita in genere. Il  disagio emozionale  è invece una risposta ad campo conflittuale tale, da scatenare una sindrome generale di adattamento oppure il suo cedimento verso malattia. Un organismo si evolve nella sua vita personale e\o insieme alla sua specie attraverso l’ esposizione continua a situazioni conflittuali,  di cui apprende gradualmente la conflittolisi o la soluzione biologica. Oggetto della trasmissione di informazioni che permettono una risposta in  equilibrio emozionale  sono pertanto le sia le capacità acquisite in vita come comportamenti vincenti, sia le capacità biologiche ereditate dagli antenati e applicate con successo in un contesto specifico. Il disagio emozionale si distingue dall’equilibrio a livello sia qualitativo, sia quantitativo. L’ equilibrio emozionale si manifesta quando una situazione conflittuale è  tale da permettere,  la soluzione in un arco temporale breve. Il disagio emozionale invece è una situazione conflittuale  non gestibile, oppure prolungata nel tempo. Il massimo disagio è  costituito dal prolungarsi nel tempo di una situazione conflittuale ad alta intensità. Generalmente questa condizione può portare al cedimento di ogni forma di adattamento. La medicina  ha indagato in più discipline, la risposta adattativa al disagio emozionale come causa di malattia fisica e\o emotiva.  Nell’ uomo adulto il disagio non è in relazione proporzionale all’ evento oggettivo patito, ma dipende dal personale modo modo risentire un conflitto. La personale capacità di trovare  una soluzione che costituisca evoluzione personale o stirpetale, dipende infatti dalle etereogenicità delle informazione in possesso di ogni singolo soggetto. La risposta ad un insulto è pertanto da valutare in base ad esse.

Per contrastare efficacemente il disagio emotivo può essere impegnata l’ agopuntura. Gli effetti possono essere  gradualmente visibili e portano ad un miglioramento della risposta adattativa, a una diminuzione delle conseguenze patite. Le sedute sono settimanali o bisettimanali e durano una ventina di minuti. L’ agopuntura può contribuire a ridurre il fabbisogno di terapia maggiormente invasiva. I farmaci spesso adottati per risolvere tale sofferenza causano a loro volta infatti ulteriori danni. L’ agopuntura è  una terapia idonea a ristabilire un equilibrio del sistema neurovegetativo. Il corretto rapporto tra sistema simpatico e parasimpatico è fondamentale per contenere il disagio emozionale. In caso di irritabilità del neurovegetativo ne risentono tutti i feedback funzionali e ormonali. Il trattamento  della sindrome adattativa a stress si avvale di agopunti con tale indicazione clinica, ma è necessario associare agli stessi anche un protocollo per le personali espressioni emotive e somatiche.  Una corretta fase diagnostica precede ogni trattamento in modo da includere correttamente le pazienti  per i quali l’ agopuntura è indicata. La metodica è uno strumento all’interno di una terapia di cui costituisce parte e che non sostituisce.

In Italia l’agopuntura è un atto medico. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il registro dei medici che praticano l’agopuntura predisposto dall’ordine sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. L’ agopuntura non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario  stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello