Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 9 pag. 223

conflitto

Pertanto l’individuo sano, per i parametri omotossicologici, è quello che non provvede mai alla gestione delle omotossine tramite le successive cinque fasi della tavola. Certamente queste ultime, implicano una graduale e successiva perdita dell’omoeostasi. Il passaggio nella fase di infiammazione, è una possibilità del sistema per ripristinare salute, anche se per il tramite di una patologia.

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Talvolta è dunque necessaria l’attivazione di un evento clinico per ripristinare la salute, ovvero l’omeostasi precedentemente perduta. In una visione completa di tutti gli eventi clinici intercorsi al malato, tutte le malattie inquadrate dalla tavola, possono assumere questo significato.
Si tratta di tentativi biologici di contenimento della problematica. Questo principio è importante, non solo per il parallelismo con la MTC, ma per sottolineare la necessita di una comprensione sistemica del malato. La malattia è un risposta biologica sensata ad un conflitto. Questo avviene su tutti i piani, incluso quello fisico. A livello metabolico, l’omeostasi, in caso di impegno omotossinico elevato, è garantita proprio dall’espressione di una patologia. Pertanto la malattia nel suo aspetto anatomopatologico, costituisce una reazione biologica opportuna a garantire la sopravvivenza, in una situazione a carico tossico non altrimenti gestibile.
Questa definizione di malattia, comporta una distanza concettuale rilevante rispetto a quelle impostazioni che interpretano la malattia come un errore della natura o come l’aggressione dei batteri verso l’organismo.