Le proprietà magiche del Tarassaco

Le proprietà magiche del tarassaco
Le proprietà magiche del tarassaco

Tra le tante denominazioni popolari del Taraxacum officinale o P’u-Kung-ying in cinese troviamo: dente di leone, dente di cane, soffione, cicoria selvatica, cicoria asinina, radicchiella, grugno di porco, ingrassaporci, insalata di porci, pisciacane, lappa, missinina ,piscialletto e soffione. Tra le denominazione internazionali troviamo: lion’s tooth, dandelion, pissenlit e loewezahn.  Appartiene alla famiglia delle Compositae o Asteraceae. Questa pianta è molto comune nei nostri prati e facilmente riconoscibile. Spontaneo o coltivato, le sue foglie sono commestibili e comunemente impiegato in cucina in alcune regioni. La radice tostata viene impiegata come surrogato del caffè.

L’agopuntura è parte della MTC Medicina Tradizionale Cinese. Si tratta di un sistema medico complesso, che oltre alla infissione di aghi, prevede anche l’utilizzo di piante medicinali. I rimedi di MTC sono prodotti efficaci, in parte portati in occidente e utilizzati come riferimento per la preparazione di farmaci o fitoterapici. Il Taraxacum officinale o P’u-Kung-ying è parte della fitoterapia tradizionale cinese.

Descrizione botanica di Taraxacum officinale

Il tarassaco è un’erba perenne,  le foglie sono disposte in una rosetta basale, le foglie singole sono oblunghe, profondamente divise in lobi triangolari. Hanno un asse infiorescenziale che porta un capolino solitario. I fiori sono tutti ligulati, di color giallo oro, le brattee sono ricurve. Gli acheni sono muniti di pappi disposti a raggio. Le parti impiegate come droga sono le radici e i rizomi raccolti nel periodo della fioritura ed essiccati. Nei rimedi popolari vengono impiegati anche i fiori e le foglie. In Medicina Tradizionale Cinese viene considerata la planta tota, da cui alcune differenze nelle caratteristiche indicate dai due sistemi medici.

Le proprietà del Tarassaco  secondo MTC

tarassaco officinale
tarassaco officinale

La  farmacologia tradizionale cinese, si riferisce ad una conoscenza vasta e completa della medicina. Essa basa però su un proprio metodo e su presupposti scientifici diversi da quelli applicati in epoca moderna. Pertanto ai fini della comprensione delle descrizioni classiche del Tarassaco, qui di seguito indicate, occorre aver conoscenza del metodo.

Taraxacum officinale P’u-Kung-ying appartiene ai “medicamentae refrigerantia desinfectantia” o volgarmente definiti  antinfiammatori e disinfettanti. Secondo la tradizione il comportamento termico di Taraxacum è freddo. Il sapore è importante per comprendere le indicazioni di un rimedio. Pertanto il medico antico procedeva alla preparazione del medicinali, anche dopo aver assaggiato la sostanza di partenza. Il sapore del tarassaco è amaro.

Una orbita funzionale nella MTC Medicina Tradizionale Cinese è un gruppo di organi, tessuti e funzioni coerenti con una funzione sociale nel clan delle origini. Il Taraxacum officinale P’u-Kung-ying   ha una azione primaria  sulle orbite funzionale fegato e sull’orbita funzionale stomaco. 

Le orbite funzionali nel loro complesso sono dodici.  Esse sono attribuite ognuna ad una fase evolutiva secondo l’apposita convenzione di valore. La  orbita funzionale fegato ha una relazione con la fase evolutiva legno indicata nell’immagine. La relazione con l’orbita funzionale stomaco è da attribuire invece alla fase evolutiva terra.

Osserviamo come nella tradizione cinese il tarassaco sia maggiormente considerato  come un antinfiammatorio rispetto alla tradizione europea, pur possedendo in entrambe le culture notevoli parti comuni.  Ricordiamo che nella tradizione cinese si usa tutta la pianta e non solo la radice. Le indicazioni del Taraxacum officinale P’u-Kung-ying che derivano da quanto sopra espresso sono i seguenti:

  • calor
  • detossicazione delle tossine connesse a calor
  • calor humidus

Quali sono le indicazioni per il Tarassaco secondo MTC?

Le indicazioni della tradizione sono generalmente abbastanza conformi dalle conoscenze di farmacologia, botanica e fitoterapia. Tuttavia il metodo cognitivo è diverso e consente una maggiore comprensione del rimedio. Inoltre le informazioni derivante dallo studio dei classici in relazione ad un rimedio consentono meglio la integrazione corretta con i trattamenti in agopuntura. Per quanto riguarda il Tarassaco, planta tota, sono descritte le seguenti indicazioni:

  •  infiammazioni
  •  detossicazione epatica
  •  disinfettante

Cosa contiene secondo la farmacologia?

Taraxacum officinale P’u-Kung-ying è stato studiato secondo tecniche moderne oltre che dalla MTC. La farmacologia per descrivere l’azione di una pianta medicinale, ne esamina le singole componenti  chimiche. Questa procedura consente l’ attribuzione precisa di una azione medicinale. Inoltre dal momento che molte sostanze sono già conosciute, l’analisi delle componenti consente di comprendere meglio il rimedio. Il rimedio negli ultimi decenni è stato sottoposto a studi chimici che hanno consentito di identificare i suoi componenti principali. Questa analisi consente meglio di comprendere come funziona la somministrazione in terapia. Il Taraxacum officinale contiene:

  • sesquiterpeni lattonici (eudesmanolidi)
  • un principio amaro (lactucopicrina)
  • flavonoidi (luteoloside)
  • triterpeni (tarassaco, tarasserolo)
  • steroli (stigmasterolo)
  • inulina (25% ca)
  • zuccheri (fruttosio, glucosio, saccarosio)
  • pectine
  • glucosidi
  • colina
  • acidi fenolici (ac. caffeico)
  • resine
  • vit A
  • potassio

Le proprietà del Tarassaco secondo la farmacologia?

L’impiego del rimedio nella moderna farmacologia sta dando molti risultati e molti studi ne sanno validando le seguenti indicazioni.  Tra le principali vanno considerate:

  • colagogo
  • diuretico
  • leggermente lassativo
  • eupeptico
  • coleretico
  • depurativo del fegato e dei reni
  • antireumatico
  • ipoglicemizzante
  • tonico
  • bechico
  • stimolante dell’appetito
  • stomachico
  • preventivo nelle calcolosi urinarie

Interazioni farmacologiche e controindicazioni di Taraxacum officinale

I rimedi di fitoterapia possono evidenziare interazioni con farmaci chimici. Occorre competenza nella somministrazione e conoscenza dello stato clinico del paziente. Il Taraxacum officinale è controindicato in caso di ostruzioni biliari, empiema della cistifellea, calcoli biliari, ulcera peptica.

Etimologia di Tarassaco

Tarassaco deriva dal greco “tarakè”  che significa “scompiglio, turbamento” e da “akos” che significa “rimedio”. Tarassaco significa pertanto il rimedio che risolve o ingenera il turbamento. Questo ultimo termine ha nel passato remoto spesso una connotazione sessuale oppure una connessione netta al mondo dei desideri. Vedremo sia nella simbologia, sia nella teoria delle segnature un riferimento netto alla fertilità, rigenerazione e fecondità.

Questa fecondità è a seconda del periodo storico e culturale talvolta un aspetto luminoso altre volte una chiara connotazione del buio. Anche etimologicamente rimane aperta la questione se il rimedio del turbamento sia tale perché lo riduce o lo provoca. Una chiara indicazione alle virtù magiche di questa pianta.

Teoria delle segnature per Tarassaco

Secondo la teoria delle segnature la morfologia e il comportamento dei una pianta svelano il suo utilizzo in ambito medico.  Tale teoria risale  a Theophrastus Bombastus von Hohenheim detto Paracelso, che la codificò nella “Signatura Rerum” .  Prima della da farmacologia moderna  caratterizzata dall’indagine chimica, le segnature  dominarono la conoscenza nella fitoterapia. Uno degli ultimi ricercatori ad usarla fu Rudolf Steiner nell’antroposofia.

La grande fertilità e promiscuità di Tarassaco è una segnatura. I suoi semi si raccolgono in una sfera piumosa , che si disperde al primo soffio di vento, su tutto l’ambiente fecondandolo.   Taraxacum veniva considerato appunto una pianta in grado di risvegliare i sensi. In tal senso era chiamata anche “fiore del diavolo“.   In passato, si usava aggiungere un  tarassaco al bouquet di una sposa, nella convinzione che portasse ricchezza e fertilità alla coppia. Una grande fertilità è suscettibile  di ambivalenza, in quanto si  può riferire sia ad una possibile applicazione del Bene metafisico, sia ad una applicazione del Male metafisico.  In tal senso le allusioni benefiche o malvagie del potere magico di Taraxacum. In biologia al contrario Taraxacum è esclusivamente una particolare applicazione della capacità di sopravvivenza.

Il Taraxacum  in ogni caso è  stato sempre profondamente connesso all’idea del desiderio. Da ciò deriva l’uso di soffiare sul fiore, denominato appunto soffione,e attendere la realizzazione del desiderio precedentemente espresso a patto che tutti i pappi volino via tutti al primo tentativo.

Mitologia e Leggende sul Tarassaco:

Si narra che il Tarassaco sia nato dalla polvere sollevata dal carro di Elio, divinità solare la quale percorre la Terra durante la giornata e i suoi fiori si schiudono con il sorgere del Sole e si chiudono con il calar del giorno. Elio è il Dio della luce solare adorato come portatore di felicità, ma anche inflessibile nel punire gli uomini, Fra le sue prerogative c’erano il dominio della medicina, della quale trasmise i segreti al figlio Asclepio. Il dio sole come portatore di luce è anche in relazione ai culti luciferini.  Il colosso di Rodi e la statua della libertà gli sono stati dedicati.  Tarassaco nascendo nel mito dalla polvere del carro di Elio,  indica tutta l’ambivalenza LUCE BUIO del rimedio .

Nella mitologia greca, si narra che Teseo sotto consiglio di Hecate mangiò per  un mese esclusivamente Tarassaco. Questo gli consentì di divenire più forte  al fine di sconfiggere il Minotauro. Dalla leggenda si  ricava come il Tarassaco  sia molto più nutriente di altre piante utilizzate nella nutrizione umana.  Ancor più la storia di Teseo evidenzia la relazione di Taraxacum  con il coraggio e l’audacia.  Tale relazione è in linea con l’organotropismo epatico e con tutti i significati sottili di fegato indicati dalla tradizione cinese.

Secondo una leggenda irlandese, il fiore del Tarassaco nasce in un’epoca remota nella quale il nostro pianeta era popolato da creature elementali  ovvero gnomi, elfi e fate.  Quando arrivò l’uomo sulla terra, le fate si nascosero nei soffioni del Taraxacum. Le fate che realizzano i desideri sarebbero pertanto nascoste nel soffione. Una leggenda assolutamente coerente con le precedenti.

Usi  popolari curiosi che alludono ad altre proprietà del Tarassaco:

Per  avere sogni profetici, si seccava una radice di tarassaco, riducendola in polvere. Successivamente la si mescolava  con i fiori della violetta. Accendendo questa sorta di incenso, si favorivano i sogni profetici. Osserviamo che il dono della profezia è allocato secondo la tradizione cinese nel legno, insieme a tante altri aspetti della manifestazione con fegato e vie biliari.

Per purificare la casa dalla negatività o conflittualità  si mescolavano foglie di betonica, gramigna e tarassaco in un secchio d’acqua.  Dopo aver prodotto con il tempo necessario una infusione si  filtrava il liquido ottenuto. Con lo stesso si lavava il pavimento della casa infestato.

Parole chiave per ricordare  le proprietà del Tarassaco

  • Organotropismo epatobiliare
  • Antinfiammatorio
  • Fertilità e risveglio del desiderio
  • Ambivalenza Luce – Buio

Come somministrare il rimedio  Taraxacum officinale

Si osserva un diffuso utilizzo di internet al fine della auto-somministrazione o etero-somministrazione inadeguata, di rimedi di fitoterapia. Questa pratica comporta errori di valutazione e dosi e tali da favorire senza dubbio il business di farmaci chimici. Chi infatti mal usa un rimedio naturale, si troverà poi a dover ricorrere più frequentemente al farmaco, se ammala. Il farmaco  nel bene e e nel male è infatti gestito dal medico .

La pratica discutibile di riservare la somministrazione di rimedi di fitoterapia occidentale o cinese a personale non qualificato o  alla auto-somministrazione è pertanto favorevole ai farmaci chimici. Motivo per il quale la si tollera, traendone vantaggio economico notevole. Pertanto la presente scheda vuole esclusivamente informare sulle proprietà del tarassaco. Un paziente informato è infatti consapevole.

Tuttavia si invita a rivolgersi ad un medico esperto in fitoterapia o agopuntura per valutare la propria situazione personale. Solo nella corretta relazione medico paziente è possibile affrontare una cura e sopratutto gestirla. La somministrazione di rimedi naturali non può avvenire al di fuori di questa regola. La prevenzione e la cura delle malattie, richiede infatti sempre una diagnosi clinica e strumentale, la prescrizione di adeguata terapia e il suo monitoraggio. Tutto ciò avviene esclusivamente in una relazione terapeutica.

Dove fare agopuntura a Roma

L’agopuntura   è in Italia un atto medico.   Pertanto le metodica deve essere essere esercitate esclusivamente da un medico esperto.   Il paziente può verificare  l’operatore tramite l’ iscrizione dell’operatore presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’agopuntura.

Infatti l’iscrizione al Registro dell’ Ordine consente  un controllo di qualità relativamente alla formazione ricevuta dal medico. Inoltre a facilitare tale verifica all’Ordine dei Medici di Roma, il Registro si può consultare anche online. La agopuntura  non si contrappone ne sostituisce  le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario  essa è associabile ad altre forme di terapia oltre che in prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello,   Agopuntura a Roma

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