Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 3 pag. 70

Il testo è scritto per i medici che frequentano i corsi di formazione tenuti  dal Dott. Fabio Elvio Farello. Sono altrettanto lettori del testo medici esperti e appassionati della materia. La forte stimolazione degli agopunti  è  un trattamento di medicina integrata per il quale i rimedi di omeopatia in formulazione iniettabile e coerenti con la malattia sono infiltrati sulle aree della cute indicate per il trattamento. La metodica sfrutta l’azione sinergica tra il rimedio e il suo ingresso più significativo ovvero l’agopunto.  Il pregio del trattamento risiede anche nel fornire uno strumento valido di prevenzione delle recidive oltre che certamente  da impegnare nella cura. La terapia richiede una conoscenza di entrambe le materie e delle particolari interazioni tra di loro.  L’ agopuntura omeopatica è prescritta e applicata da un medico esperto   L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ omeopatia, omotossicologia e l’ agopuntura, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore.  La metodica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello

 

  • malattia

Malattia:

Si può definire “malattia” l’opposto della salute, ma tale definizione non è bastevole senza la descrizione del paradigna sottostante. Nella definizione di malattia in medicina occidentale è fondamentale il principio dal quale deriva anche il termine etimologicamente. Per un medico convenzionale  la malattia è un male ovvero una aggressione o malfunzionamenti dovuto a varei cause fattori.  La malattia è poi studiata secondo tale paradigma  a seconda del campo di applicazione e specializzazione.  La malattia è per l’agopuntura una risposta adattativa a stress, tesa a garantire la sopravvivenza in condizioni che non lo consentirebbero.  La malattia in agopuntura no è pertanto mai un malfunzionalmento, anzi essa rappresenta un eccellente funzionamento biologico. Qualcuno ha pertanto proposto di modificare il termine malattia in “benattia” per sottolineare il  paradigma che in realtà è comune a tutte le medicine antiche e tradizionali.