Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 295

medicina

In circostanze normali, si impiegano più rimedi omotossicologici e più agopunti. Questa è sicuramente la situazione più diffusa. La ricettazione di maggiore successo non è necessariamente però la più estesa è completa.
La riduzione del trattamento all’essenziale, per il malato, distingue l’omotossipuntore esperto da quello agli esordi.

Per ottenere Equilibrio di Fase, vale la pena impegnare molto tempo per comprendere cosa fare, poi successivamente, fare qualcosa di apparentemente semplice. I grandi maestri dell’arte del guarire, riuscivano con vari metodi di valutazione, ad applicare successivamente al malato, gesti semplici ma straordinariamente efficaci. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 294

stasi

Ogni dato raccolto, qualifica il malato e amplia la comprensione medico. Dunque al termine di un ampio processo diagnostico e anamnestico si trovano le risposte alle quattro domande sopra citate e solo con tali dati, si struttura un trattamento omotossipunturale proteso verso l’Equlibrio di Fase.

Criteri base per un trattamento in Omotossipuntura

1) rimedio omotossicologico sintomatico iniettato su agopunto significativo del Meridiano connesso all’OF esprimente il sintomo

2) rimedio omotossicologico per la tonificazione della Fase Evolutiva Terra iniettato su agopunto significativo di Meridiano Stomaco e/o Milza Pancreas

3) rimedio omotossicologico dell’OF accoppiata nella stessa Fase Evolutiva dell’OF esprimente il sintomo, iniettato sul Meridiano dell’OF accoppiata

4) rimedio omotossicologico dell’OF in Sequenza di Produzione e/o Inibizione rispetto all’OF esprimente il sintomo, iniettato su agopunti in Sequenza di Produzione e/o Inibizione del Meridiano dell’OF esprimente il sintomo

Questo modello è da intendere come indicativo. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 293

genealogia

Per i medici maggiormente inclini alla diagnosi strumentale, la bioimpedenziometria su tutti gli agopunti Ting e Foramina putealia, offre la possibilità di inquadrare la condizione del paziente, tramite la lettura di un dato strumentale. Questa possibilità deve essere però riservata al medico già esperto di Omotossipuntura. Il medico deve essere esperto nell’osservare il paziente e nel leggere la sua storia clinica e personale ai sensi delle convenzione di valore.

La vita del malato che consulta il medico è una sequenza di eventi clinici con un senso preciso. 

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Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 11  pag. 292

Equilibrio di fase

Dal momento che tutte le orbite sono in un rapporto sequenziale preciso, si apre la possibilità di agire su quelle distanti dall’espressione sintomatologica, interferendo tramite i loro rapporti. Per l’ottimizzazione del metodo citato, è opportuno sottolineare che la scelta dell’OF sulla quale agire per Sequenza, non deve essere malata.                                                                                               Infatti attivando una funzione integra, distante dall’espressione sintomatologica, si hanno maggiori probabilità di ottenere Equilibrio di Fase. La distanza tra Orbita Funzionale esprimente il sintomo e quella impiegata per l’Equilibrio di Fase è definita dalla Teoria delle Sequenze. 

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Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo11 pag. 288, 289 e 290

papilloma

Se si vuole attivare anche una Sequenza di rimedio, si deve considerare un rimedio omotossicologico attivante la Sequenza di Inibizione. Infatti sulle fasi delle tavola, caratterizzate da una reattività esuberante, si interferisce con tale sequenza. Rimedi omotossicologici in Fase Evolutiva Terra, adempiono a questo compito regolativo rispetto alla Fase Evolutiva Acqua alla quale corrisponde la cistite. Si può valutare Nux vomica Homaccord, Momordica comp, Splen suis, Pancreas suis oppure Ventriculus Suis Injeel. 

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