Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 9 pag. 227

terminale

Su questo genere di quesiti, la MTC integra perfettamente l’Omotossicologia per una migliore comprensione e impiego della Tavola delle Omotossicosi. Se applichiamo infatti una lettura sintetico-induttiva della tavola, allora questa appare come un ciclo, non come una progressione lineare.
L’allocazione di una lesione nella fase di Dedifferenziazione, non deve dunque essere intesa in modo statico, ma dinamico. La tavola, esprime in realtà un ciclo ininterrotto, finché dura la vita. Anche la persona in salute attraversa brevemente tutte le fasi. Il malato si distingue, perché rimane come bloccato su una delle fasi.

L’organismo di una persona affetta da una patologia neoplastica, non è interdetto dal produrre contemporaneamente lesioni di tipo infiammatorio. Oltre alla possibilità di fare lesioni pertinenti alla fase di Infiammazione, su altri organi oltre quello affetto, intorno alla lesione neoplastica talvolta, si forma un perimetro di cellularità in stato di infiammazione. Pertanto affermare che il malato, abbia una patologia di carattere neoplasico e quindi appartenente alla fase di Dedifferenziazione, sulla Tavola delle Omotossicosi, significa che tale condizione è prevalente, non certo assoluta. Il malato evidenzia una Prevalenza di Fase in una determinata fase della Tavola, ma possiede la facoltà di produrre lesioni e reazioni appartenenti ad ogni altra fase della Tavola.
Una vicariazione progressiva indotta da farmaci, è sicuramente possibile anche nel contesto di una patologia neoplastica, perché un farmaco può in assenza di regolazione sistemica, ampliare la Prevalenza di Fase espressa dalla lesione. La vicariazione progressiva di un paziente neoplastico, indotta da farmaci, può certamente avvenire anche su un tessuto diverso da quello esprimente neoplasia, per esempio con perdita della possibilità infiammatoria di un’altro sistema organico.
La Tavola delle Omotossicosi e le 5 Fasi Evolutive sono strumenti utilissimi per qualsiasi specializzazione medica non solo in ambito delle Medicine Non Convenzionali. Pertanto di fronte ad un paziente esprimente un evento clinico con rischio terminale, occorre certamente una cautela riguardo l’intensità dello stimolo, sia per i farmaci che per gli omeopatici o omotossicologici, da sommnistrare. Si deve infatti fare altrettanto attenzione, a non indurre omotossicologicamente una vicariazione regressiva, in quanto la crisi indotta dal passaggio, è da considerarsi rischiosa, indipendentemente dalla direzione assunta dalla vicariazione.

Come abbiamo appena descritto, nella MTC la malattia, è intesa come un’evoluzione ad andamento ciclico esprimente un preciso ritmo.
La salute, è mantenuta dall’Equilibrio di Fase tra le Orbite Funzionali e i relativi Meridiani. L’omeostasi è legata all’Equilibrio di Fase. Ovviamente questa condizione non è valida solo per il sistema individuo e relativi subsistemi. Nella MTC i cicli e le sequenze, sono intese come sistemi oscillanti aperti. Pertanto l’individuo, per trovarsi in Equilibrio di Fase, non può prescindere dall’ambiente. Sappiamo che il datore di tempo principale per la sincronizzazione dei ritmi, è la posizione del sole.