Montata lattea e agopuntura

montata
Montata lattea

La montata lattea può essere stimolata dall’ agopuntura, apprezzata perchè terapia naturale non connessa a sostanza chimica o farmacologica alcuna e pertanto priva di effetti collaterali indesiderati.  Nell’agopuntura si stimolano con un ago bimetallico aree circoscritte della cute e lontano dal seno  codificate dalla medicina tradizionale cinese sono coerenti con l’obiettivo di incentivare la produzione di latte.  L’allattamento materno quando possibile è preferibile ad altre forme di nutrizione, perché in grado di trasmettere insieme il massimo di sostegno fisico ed emozionale al neonato.  L’allattamento è il processo con il quale una madre nutre il figlio durante il primo periodo di vita. La montata lattea ovvero la produzione e l’emissione di latte dalla mammella  sono la premessa per tale processo.

La montata lattea è  la risultante della suzione sul capezzolo e di particolari stimoli ormonali operanti nell’organismo della madre. L’allattamento materno risulta il modo ottimale per nutrire e accudire un figlio ed è una delle caratteristiche fondamentali di tutti i mammiferi. Il latte materno viene prodotto grazie all’azione di numerosi ormoni che circolano nel corpo della donna durante la gestazione, con un loro particolare aumento in relazione al parto e alla nascita del bambino. Molti  sono gli ormoni che influiscono sulla montata lattea, di cui i due principali sono la prolattina e l’ossitocina. La prolattina è responsabile della produzione del latte, l’ ossitocina invece della sua emissione. Due o tre giorni dal parto sono il tempo di attesa fisiologico dopo il parto, perchè avvenga la montata lattea. In tale arco temporale il colostro si trasforma gradualmente in latte di transizione e successivamente in latte maturo. Rispetto al colostro, il latte diventa più opaco ed è di colore bianco.   Quando compare la montata lattea, le mammelle possono gonfiarsi, e in certi casi causare dolore. La produzione di latte si regolerà in base alle effettive necessità del neonato attraverso lo stimolo della suzione: più il bambino succhia e più il latte viene prodotto. Il neonato infatti tramite la suzione, stimola la produzione di prolattina e pertanto la massa di latte disponibile. Al contrario un accumulo di latte nel seno inibirà la produzione  prolattina e pertanto di latte.  Nei casi con montata lattea insufficiente la ghiandola mammaria ne produce meno perché il bambino non succhia con sufficiente energia e frequenza, più raramente perché il seno della donna ne produce obiettivamente poco. La cause  diffuse per una montata lattea insufficiente sono:

  • mancato contatto precoce con il neonato dopo il parto,
  • parto vaginale molto stressante
  • parto cesareo

Prima di ricorrere ad una terapia come l’agopuntura omeopatica, per stimolare la montata lattea è possibile seguire alcune piccole regole.

1) Attaccare subito il bambino al seno. Con la suzione il neonato provoca infatti un riflesso neurologico tale da mantenere una continua e abbondante produzione oltre che della prolattina anche dell’ossitocina.

2) Alimentare bene  la madre. Per mantenere il latte e per renderlo ben tollerato, la donna, nel periodo di allattamento, può favorire con una dieta  coerente. L’ analisi di composizione corporea e la nutrizione clinica possono essere gli strumenti idonei a stabilire un regime sano e coerente con le fatiche dell’allattamento. Anche il turn over dell’acqua merita di essere misurato con l’analisi di composizione corporea per non avere una carenza di un elemento primario  per la montata lattea. Il patrimonio della madre di proteine totali e di massa grassa sono parametri altrettanto significativi .

3) Contenere lo stress e riposo.  La  mancata o insufficiente montata lattea può avvenire anche a causa di emozioni violente o stress patiti.   Oltre alla cautela riguardo i conflitti sospesi è anche utile prevedere una sospensione del  lavoro e riposo programmato  tra una poppata e l’altra.

4) Valutare la postura di allattamento. Durante la poppata la bocca del neonato deve contenere non solo il capezzolo ma anche buona parte dell’areola mammaria. Il mento è appoggiato sul seno e la testa del bimbo è rivolta all’insù per permettergli di respirare senza dover schiacciare il seno con le dita. Il corpo del neonato è allineato con la testa e ben sostenuto per evitare che scivoli verso il basso causando fastidiose trazioni al capezzolo. L’attacco inadeguato può dare origine a capezzoli dolenti e ragadi, a ingorgo mammario dovuto il più delle volte ad un seno non ben svuotato.

Quando la montata lattea presenti difficoltà, l’ agopuntura costituisce uno stimolo naturale  da prendere in considerazione. La madre è sottoposta ad un trattamento che sfrutta lo stimolo naturale su agopunti favorevoli per la montata lattea. Come tutte le terapie naturali anche l’ agopuntura non produce sempre il risultato auspicato, ma certamente è una opzione da valutare prima di rassegnarsi ad un allattamento artificiale o surrogato.  La agopuntura  per stimolare la montata lattea non ha effetti collaterali rilevanti sia per la madre sia per il neonato. L’ agopuntura  oltre a non presentare controindicazioni, ha un ruolo importante nel trattamento di molti altri disturbi durante gravidanza e allattamento. L’ agopuntura può contribuire a ridurre il fabbisogno di farmaci necessari per una terapia. La agopuntura omeopatica per la montata lattea  è pertanto uno strumento applicato in totale sicurezza della madre e del neonato. L’ agopuntura è prescritta e applicata da un medico esperto.  Nessuno più della medicina tradizionale cinese ha codificato  i zonidi di stimolazione cutanea  e la loro relazione  nel terapia. Prima di praticare l’ agopuntura per la montata lattea è necessaria l’osservazione di tutti i sintomi e disagi espressi dalla madre.  Se esiste una malattia interferente con la montata lattea occorre una  diagnosi, esami clinici e la valutazione delle cause per la condizione osservata.  L’ agopuntura   è atto medico in Italia. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano  agopuntura, sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. L’ agopuntura non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ agopuntura stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Agopuntura omeopatica  a Roma