Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 9 pag. 229

miglioramento

Sintetizzando, possiamo affermare che l’evoluzione per eventi clinici, ha una modulazione ritmica ben precisa, la cui osservazione premette al medico un ulteriore criterio prognostico, oltre quelli già in suo possesso. Nel testo antico, vengono indicate le corrispondenze di aggravamenti e miglioramenti, in relazione ai ritmi circannuali. Come in tutte le altre circostanze nella quali abbiamo espanso un concetto indicato dalla MTC, anche in questo caso non dobbiamo intendere questi rapporti esclusivamente validi per i ritmi circannuali. Infatti le sequenze indicate, sono valide indipendentemente dal ciclo osservato.

Guarigione:          nella fase successiva a quella di appartenenza

Miglioramento:    nella fase di appartenenza

Peggioramento:    nella fase  che  segue con doppio salto di fase

Mantenimento:    nella fase che precede

Neutrale:               nella fase che segue con salto di fase

Morte:                   nella fase  che segue con doppio salto di fase

In questa circostanza possiamo affermare nuovamente che la Sequenza di Violazione, ovvero quella che evidenzia con un doppio salto di fase, è pericolosa. La morte avviene secondo questa Sequenza o per espansione della patologia nella fase in cui si manifesta o per vicariazione regressiva o progressiva, caratterizzata da questo doppio salto di fase.

Considerando quindi l’apporto della MTC e dell’Omotossicologia, sul tema salute – malattia – morte, dobbiamo sottolineare, come queste metodiche si applichino in modo importante in relazione alla regolazione del sistema osservato.
L’Omeostasi è un aspetto della salute e il suo mantenimento necessita di un equilibrio nella vita. Quando questa fortunata condizione viene perduta, il medico deve orientarsi con strumenti diagnostici e prognostici, prima di valutare un intervento terapeutico. La sinergia tra MTC e Omotossicologia, espande sicuramente le possibilità di comprensione del medico e conseguentemente anche la sua capacità operativa. Una visione di insieme della storia del malato e della sequenza di tutti gli eventi clinici pregressi, è un strumento utile per il riconoscimento di un senso unitario che lega le fasi e la loro successione. Osservare le sequenze degli eventi clinici, non impedisce tutte le altre valutazioni strumentali, consuete in ambito medico. Disporre del referto di una risonanza magnetica, permette di valorizzare il dato anche alla luce di un ulteriore strumento di conoscenza. La persona malata che si rivolge al medico presenta cicli, ritmi e sequenze. La loro osservazione amplifica la comprensione di ciò che avviene, in quanto aggiunge alla valutazione precisa del dettaglio sintomatologico, anche una visione globale che include gli eventi precedenti. Entrambi i percorsi di conoscenza integrandosi tra di loro, offrono al medico una possibilità maggiore di centrare la terapia corretta per il suo paziente.