Agopuntura e Omotossicologia: Capitolo 12  pag. 299

neoplastica

La Tavola delle Omotossicosi è rappresentata, solo graficamente, come un sistema con ascisse o ordinate. In realtà la tavola è dinamica e può essere intesa anche come un ciclo.
Questo comporta che ogni sistema vivente, attraversa normalmente tutte le Fasi della Tavola, in modo ritmico e a intervalli temporali equilibrati.

Le cellule neoplastiche, possono prodursi ed essere neutralizzate, anche in un organismo che non produrrà mai malattia neoplastica. Dunque le Fasi della Tavola sono da intendersi ciclicamente attraversate dall’organismo sano, tutte nessuna esclusa. Questo attraversamento possiede natura ciclica. Nello stato di salute, questo attraversamento rispetta sequenze, tempi e sincronie precise.

Quando però subentra desincronizzazione, allora almeno una delle fasi diviene più lenta; il rallentamento nell’attraversare questa fase ingenera Prevalenza di Fase. L’alterazione di intensità e il prolungamento temporale in una delle fasi della tavola, trova compensazione nella lesione ad essa corrispondente. In altre parole, senza la lesione non sarebbe possibile vita biologica, in stato di desincronizzazione. La malattia è una compensazione estrema alla perdita di una corretta sincronia di ritmi e cicli. Sulla Tavola delle Omotossicosi ogni patologia, è in relazione ad una Orbita Funzionale esprimente il sintomo. La malattia organica è dovuta ad una velocizzazione o rallentamento di una sequenza di eventi, concepita originariamente per essere ben sincronizzata ad esigenze biologiche.
Non è patologico attraversare una fase di irritazione bronchiale, ma permanerci manifestando bronchite, si. La Fase esprimente il sintomo, è dunque sproporzionata nei tempi e nell’intensità.

La MTC, ci offre un sistema evoluto per l’osservazione di realtà ritmiche o sequenziali. Il sistema delle 5 Fasi Evolutive, si basa sul datore di tempo maggiormente significativo del nostro pianeta, ovvero il movimento del sole. Applicare alla Tavola delle Omotossicosi le convenzioni di valore della MTC, permette di comprendere la Tavola nel suo aspetto dinamico.

Reckeweg ha colto questo aspetto e lo ha denominato Vicariazione. Le fasi si muovono, in peggioramento o miglioramento, a seconda della direzione della vicariazione osservata. Dunque Reckeweg, osserva sequenze di eventi clinici e le inquadra con il termine vicariazione. La MTC con la Teoria delle Sequenze, dispone di un sofisticato modello per leggere l’evoluzione sequenziale di fasi. Le Sequenze, possono costituire indubbiamente terreno di studio in termini matematici e fisici. Nel contesto medico, rappresentano però uno strumento rapido e efficace per leggere la vicariazione, come espressione di una realtà ciclica, con una sincronizzazione o un’intensità alterate.