Iperpaura e agopuntura

Agopuntura iperpaura
Agopuntura iperpaura

La paura eccessiva o iperpaura è per la agopuntura un’espressione disarmonica, esagerata e inefficace del campo emozionale normo paura. Al campo emozionale paura equilibrata corrispondono  ovviamente due condizioni di perdita di tale equilibrio: l’iperpaura e l’ipopaura. La paura eccessiva o iperpaura è caratterizzata da una violenta espressione delle stesse sensate caratteristiche del normocampo.  L’iperpaura è una reazione di panico. La funzione fisiologica della paura è bloccare tutto il superfluo per garantire tutte le energie disponibili alla risoluzione di un’emergenza.

Nel panico, la paura si estende oltre il fisiologico, trasformandosi in un blocco acuto e tetanico, che provoca invece di risolvere una situazione di emergenza. La funzione di blocco della paura eccessiva è esasperata e totale. Tutti gli stati di alterata espressione di un campo emozionale sono un superamento di quella posizione di equilibrio utile a risolvere con semplicità un’esigenza biologica. Il panico blocca dunque totalmente e non consente una gestione semplice dell’emergenza. In iperpaura si perde la proporzione tra evento scatenante e reazione emotiva. La perdita di proporzionalità comporta una reazione fuori misura e talvolta pericolosa.

Questa perdita di proporzionalità e il possibile coinvolgimento di più persone predisposte sono caratteristiche tipiche della trasmissione d’iperpaura da individuo a individuo. La trasmissione è una forma di rapidissimo contagio che avviene quando si condivide uno spazio risentito come totale come un aereo in volo o come un grande spazio con un’alta densità di persone. Come l’iper paura è un blocco totale, altrettanto iperpaura di gruppo è una reazione tra individuo che condividono uno spazio totale. Uno spazio totale è quello che l’immaginazione umana come tale rappresenta, dunque sfugge a una definizione oggettiva. Secondo i casi può essere un ascensore, un bosco o uno stadio. Un gruppo di persone risucchiate nel campo emozionale iperpaura sono capaci di gesti sconvolgenti, non facilmente prevedibili o comprensibili. Il campo emozionale iperpaura a differenza della ipopaura ha una emivita breve e arriva alla sua conclusione dopo un arco temporale ristretto. La paura eccessiva è un campo emozionale caratterizzato da eccesso solo ed esclusivamente per il ridotto periodo in cui questo esprime. L’intensità delle emozioni durante il panico è notevole, pertanto non può essere mantenuta. Dopo la sua espressione si cade in latenza, ovvero in una tranquillità interrotta dalla eventualità che precisi stimoli possano slatentizzare un nuovo stato acuto. In latenza il soggetto affetto da iperpaura non mantiene facilmente coscienza degli eventi nei quali è stato coinvolto e stenta crederli reali quando gli sono narrati. Il campo emozionale paura eccessiva è dunque violento occasionalmente e per un breve periodo, pertanto è necessario considerare con attenzione la sua latenza.

Spesso nelle coppie e nelle relazioni un iperpauroso e un ipopauroso stabiliscono una relazione di reciproco sfruttamento. L’ipopauroso è illusoriamente sostenuto dall’iperpauroso che in latenza appare emotivamente solido. Se stimolato invece da una situazione per lui significativa, sarà ipopauroso a doversi occupare di contenere il panico. Non sarà difficile perché i fattori che lo scateno nell’iperpauroso lasciano il partner ipopauroso generalmente indifferente. La reazione di panico in coppia non si trasmette come in uno stadio. La trasmissione richiede, infatti, uno spazio aperto o chiuso ma risentito come totale. La coppia non è per definizione uno spazio totale.

La sessualità in iperpaura è caratterizzata da basicità, una lunga fase di latenza l’episodio improvviso e veemente. In latenza la sessualità non evidenzia comportamenti particolari, ma quando si sprigiona in panico sessuale, i comportamenti e il vissuto sono fuori di ogni limite.  Il panico sessuale è principalmente un risentito pertanto non necessariamente attinge da reali situazioni di emergenza. Il sistema nervoso che percepisce una situazione lo può in base alle sue capacità e alle memorie che possiede. Per questo gli stimoli che determinano panico sessuale non sono oggettivi, ma molto soggettivi. Durante la sessualità un iperpauroso in crisi reagisce come se subisse una violenza o un comportamento sconveniente. I fatti immaginati assumono il colore del reale indipendentemente dalla realtà. Il soggetto in panico sessuale percepisce con intensità e indipendentemente dall’oggettività dei comportamenti.

Una forma particolare di panico sessuale è lo scatenamento di comportamenti veementi durante l’orgasmo. La paura di perdere il controllo diviene terrore. Si assiste a una perdita di liquidi profusa e l’iperpauroso connota la sessualità di un’esagerata enfasi. I comportamenti in panico sessuale non sempre sono riconosciuti da colui che li applica. Il blocco totale, la riduzione della coscienza, la veemenza emotiva spaventano prima il partner e successivamente anche l’iperpauroso. Molti comportamenti dovuti a panico sessuale sono diagnosticati dalla classe medica come isteria e denotati ingiustamente di una prevalenza nel genere femminile. Il panico sessuale è invece ugualmente possibile per gli uomini, ma certamente per questi è più facile dissimulare e negare l’evento stesso.

Il campo emozionale  espresso dal paziente è oggetto di interesse  nell’ agopuntura. Per l’ agopuntura la comprensione di una patologia  si esercita anche nell’analisi delle emozioni e dei comportamenti impegnati dal malato nella malattia.  Il pregio del trattamento con agopuntura risiede nel fornire uno strumento  di terapia privo di effetti collaterali che aiuta il paziente anche in una crescita coscienziale e pacificazione emozionale.   La cura  e il trattamento della malattia diventa in agopuntura una presa in carico della persona per i suo aspetti somatici e per la crescita che ogni sofferenza implica nel malato.  Anche se si applica l’ agopuntura  considerando i campi emozionali, è  sempre necessaria una valutazione dei sintomi espressi, degli  esami clinici ai fini di  una corretta  diagnosi clinica. La considerazione in terapia  dei campi emozionali serve a distinguere le cause contingenti della malattia, dalle emozioni implicate e implicanti. Il trattamento tramite agopuntura è pertanto sempre e comunque un atto medico, il quale deve essere competente sia nella medicina tradizionale, sia nella medicina moderna. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano  agopuntura, sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La agopuntura non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ agopuntura stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello, Agopuntura a Roma