Dipendenza e agopuntura omeopatica

Dipendenza, disassuefazione e agopuntura omeopatica
Dipendenza, disassuefazione e agopuntura

L’ agopuntura può essere impegnata nei pazienti con  una dipendenza per contrastare i disagi neurovegetativi connessi ad un percorso di disassuefazione.   Ogni comportamento  con dipendenza ha con il tempo implicazioni tali da indurre la necessità di percorsi di disassuefazione operati con vari metodi a seconda dei casi. L’insorgenza degli effetti collaterali di una dipendenza è in molte culture causa di sofferenza del singolo e di coloro che ha vicino oltre a costituire un costo economico e sociale considerevole.  I danni del singolo  e i costi sopportati da una società con diffusione di una dipendenza sono i motivi  per sollecitare una disassuefazione con svariati metodi e percentuali di successo: la desensibilizzazione, la psicoterapia, i gruppi di sostegno, il supporto familiare, la farmacologia e le tecniche suggestive trovano impiego in questo settore. Anche l’agopuntura omeopatica può cooperare in questi percorsi di disassuefazione per contenere gli squilibri neurovegetativi spesso implicati.

L’ agopuntura omeopatica può essere impiegata nella disassuefazione includendo però nel trattamento esclusivamente i pazienti che hanno fermamente deciso e che già seguono una terapia adeguata. L’indicazione ad un trattamento aggiuntivo con agopuntura omeopatica della dipendenza è infatti semplificare il percorso di disassuefazione, ma non certamente sostituirlo. Indurre invece la scelta di disassuefazione a chi non ha deciso è parte invece dei metodi suggestivi ai quali però non appartiene però l’ agopuntura. Il paziente che esercita il suo libero arbitrio decide di affrontare la dipendenza, entra in un percorso di terapia adeguato poi l’ agopuntura coopera a tale percorso riducendo i disturbi neurovegetativi spesso connessi alla disassuefazione.  Altro non è parte delle possibilità del metodo. I disturbi neurovegetativi nella disassuefazione da una dipendenza sono vissuti con disagio e costituiscono una delle motivazioni più frequenti per sospendere il tentativo di dipendenza. Ai sintomi neurovegetativi più comuni della disassuefazione da una dipendenza appartengono i seguenti:

  • disturbi del sonno
  • disturbi della defecazione
  • disturbi dell’appetito
  • disturbi della pressione sanguinea
  • ansia
  • irritabilità
  • sudorazione
  • spasmi muscolari
  • tremori

L’insorgenza di questa sintomatologia è soggettiva e in stretta relazione alla tipologia del percorso di disassuefazione operato. Non di meno la sintomatologia neurovegetativa è vissuta con disagio e  induce non raramente il soggetto in astinenza a rinunciare. I sintomi neurovegetativi scomparirebbero nel tempo se solo il paziente fosse nelle condizioni di attendere, ma i disturbi connessi all’astinenza provocano non di rado un fallimento.

Il trattamento di disassuefazione da una dipendenza con l’ agopuntura omeopatica si estrinseca in cicli di sedute i cui intervalli temporali sono definiti dalla gravità della sintomatologia neurovegetativa che si vuole contenere. Successivamente l’ agopuntura si dirada nel tempo considerando la conquistata autonomia espressa del paziente.  La tipologia del trattamento segue i primi giorni un protocollo simile per ogni tipologia di dipendenza, ma è rapidamente modificato in relazione alle priorità espresse dal paziente stesso. Infatti i  vari disturbi neurovegetativi che accompagnano la dissassuefazione da una dipendenza non sono vissuti tutti con la stessa intensità, né tanto meno il paziente li percepisce in egual misura come fastidiosi.    Se pertanto in un caso singolo, il paziente lamenterà principalmente di non riuscire a dormire, allora il protocollo di agopuntura  omeopatica si modificherà per sostenere il paziente riguardo al disturbo da lui maggiormente patito. L’ agopuntura omeopatica per questa modalità di lavoro  assomiglia al sarto che confeziona un vestito su misura. La tolleranza soggettiva ai disturbi neurovegetativi è infatti estremamente variabile e richiede una terapia adattabile al singolo paziente.

Certamente  l’agopuntura omeopatica come accompagnamento nei percorsi di disassuefazione da dipendenza è un aiuto che non solleva il paziente dalla responsabilità personale.  Pertanto è consigliabile includere nel trattamento solo chi sia fermamente deciso alla disassuefazione dalla sua dipendenza. L’ agopuntura aiuta chi è deciso e pertanto diviene lo strumento rilevante del successo nella disassuefazione. Al contrario chi non vuole smettere non può essere “comandato” per il tramite di  agopuntura omeopatica verso una decisione che spetta solo a lui.   In ogni caso l’ agopuntura  per la disassuefazione di una dipendenza è uno strumento di una terapia di cui costituisce parte e che non sostituisce.

L’  agopuntura omeopatica   è uno strumento di terapia adottato per la cura dei pazienti  privo di effetti collaterali degni di nota. I  rimedi di omeopatia sono infiltrati sui agopunti coerenti con la diagnosi sfruttando vantaggiosamente la sinergie tra diverse forme di cura.  L’ agopuntura omeopatica richiede all’ agopuntore una conoscenza profonda dell’ omeopatia poter prescrivere la terapia. Anche la valutazione delle interazioni con tutte le altre forme di terapia e la loro necessità per il paziente è compito dell’ agopuntore. L’ agopuntura omeopatica richiede, esami clinici, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei protocolli adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali il trattamento a possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto  somministrare agopuntura è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano sia l’ agopuntura sia omeopatia,  tutti predisposti e consultabili presso l’Ordine, sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. L’ agopuntura omeopatica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario  stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Elvio Farello