Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 5 pag. 133

confusione

L’ipergioioso di secondo livello sogna la suo desiderio da sveglio. Disconnesso dalla relazione con gli altri e con il mondo, egli vive il suo sogno che non raramente si trasforma in un tormento. Pertanto ai fini diagnostici, il medico può interpretare un delirio o un allucinazione con gli stessi strumenti con si interpretano i sogni. I contenuti di una allucinazione non sono affatto privi di senso, ma rispecchiano simbolicamente il percorso della mente verso la patologia.

Nel caso di ipogioia di secondo livello l’individuo perde altrettanto il feedback con il reale, però dal versante della propria disillusione
La ipogioia di secondo livello è la perdita di coesione del mentale, l’incoerenza e la confusione. Il soggetto malato non proietta il suo desiderio fuori dal reale, ma disgrega la coesione mentale che lo produce e si disorienta. L’estremizzazione della disillusione è il disorientamento.
Il messaggio sottostante la patologia della gioia è che l’uomo ha un fine elevato da raggiungere. Deviare da questo obiettivo porta nel migliore dei casi illusione o disillusione. Nei casi più gravi la conseguenza è allucinazione o incoerenza.

In molte persone affette da disturbi in questa sfera, le colorazioni emozionali descritte possono alternarsi. Le convenzioni di valore in MTC sono tese alla osservazione di realtà sequenziali o cicliche. Pertanto un soggetto sano attraversa brevemente tutti gli stati descritti, mentre quando esprime patologia si blocca su quello che per lui è maggiormente significativo. La differenza sostanziosa tra Campo Emozionale sano e patologico è di ordine temporale. L’uomo sano attraversa brevemente tutti i Campi Emozionali e li compensa nella loro sequenza. L’Uomo malato ma si blocca esprimendone uno in modo non proporzionato.

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