Agopuntura e Omotossicologia:  Capitolo 2 pag. 49

colore
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In fisiologia e in patologia sono noti effetti della esposizione alla luce. La fotosensibilità, la sintesi di vitamina D o la depressione nei paesi a scarsa luminosità sono solo alcuni esempi.
Dormire in una camera da letto tinteggiata di verde, ha una influenza sul paziente che vi ci dorme. Il colore influenza per esempio lo stato d’animo e dunque la funzionalità biologica. Questo è il principio di cui si avvalgono i cromoterapeuti. Alcuni agopuntori si sono specializzati nel distinguere la frequenza di luce con cui stimolare l’agopunto, in sostituzione dell’ago metallico.

La luminosità e il colore di un luogo di lavoro, determinano in maniera rilevante la produttività, tanto che oggi esistono esperti che forniscono alle aziende consulenze sul come interagire con questa realtà e migliorare così il fatturato. Nel diversificato mondo della pubblicità la conoscenza della forza dei colori è lo strumento di lavoro fondamentale applicato sistematicamente per migliorare la persuasione.
Le arti pittoriche si sono avvalse da sempre della forza del colore per trasmettere un messaggio o un’emozione. Il colore è quindi anche una forma comunicazione.
Il medico può considerare il colore uno stimolo da somministrare in varie forme al paziente secondo le Sequenze di Fase e in ragione all’esigenza di raggiungere l’Equilibrio di Fase.
Il colore sul piano terapeutico è altrettanto evidente in dietologia, in quanto il colore del cibo è parte integrante della alimentazione. Gli indumenti, la casa, il posto di lavoro possono essere una fonte di esposizione ai colori, per un malato. Anche in questo caso vale la regola per la quale un’esposizione moderata sostiene le Orbite Funzionali corrispondenti, mentre un eccesso o un difetto ne alterano l’equilibrio.
In presenza di persone non vedenti o daltoniche non esiste alcun motivo per sollevare il medico da queste valutazioni. L’esposizione al colore avviene anche senza la percezione cognitiva del colore.

Anche i sapori sono qualificati secondo le 5 Fasi Evolutive. Ogni sapore influenza le Orbite Funzionali correlate.