Nevralgia posterpetica e agopuntura

Nevralgia posterpetica e agopuntura
Nevralgia posterpetica e agopuntura

L’articolo ” nevralgia posterpetica e agopuntura ” tratte delle possibilità di utilizzare la terapia con gli aghi per migliorare la sofferenza dolorosa che segue talvolta l’infezione da herpes zoster. La metodica è richiesta sopratutto in relazione  alla sua capacità analgesiche, antinfiammatorie e decontratturanti.  I trattamenti agopunturali sono  apprezzati oltre che per la loro efficienza, anche e sopratutto perché, privi di effetti collaterali degni di nota.

La nevralgia posterpetica, è una conseguenza tardiva dell’herpes zoster, una infezione del nervo meglio nota come Fuoco di Sant’Antonio. Alla fine del processo infettivo acuto può residuare un dolore nevralgico, che affligge per  tempi medio lunghi il malato. Il dolore e la lesione del nervo dalla quale origina, sono pertanto obiettivo terapeutico del trattamento agopunturale.

Come si sviluppa la malattia? – Nevralgia posterpetica e agopuntura

La nevralgia erpetica deriva da  una malattia della cute e delle terminazioni nervose, causata dallo stesso virus che nei bambini determina la varicella. Questo virus  è denominato il varicella-zoster virus. L’adulto che da bambino ha sofferto di varicella può ammalare nuovamente dello stesso virus. Questa seconda malattia  pura causata dallo stesso virus ha una espressione clinica ben diversa.  Talvolta  essa culmina in un fastidioso residuo sintomatico denominato nevralgia posterpetica. 

Una volta guarita la varicella del bambino infatti, il virus permane nel tessuto nervoso. Si  chiama per questo Slow Virus. In questa posizione di latenza esso può restare inattivo per molto tempo. Successivamente nella vita,  in caso fragilità esso può ricomparire come patogeno. Le cause della recidiva sono:

  • debolezza sistemica,
  • malattie concomitanti,
  • esposizione eccessiva ai raggi solari,
  • immunodepressione
  • stress
  • traumi
  • stile di vita dissennato

Quando il virus si riattiva, allora si diffonde lungo il nervo, danneggiando la guaina mielinica che lo riveste. La manifestazione iniziale dello nevralgia erpetica è un’eruzione con bolle sul tratto cutaneo innervato dal nervo afflitto.

Come si esprime la malattia?  – Nevralgia posterpetica e agopuntura

La nevralgia erpetica è un dolore persistente del tempo sul segmento cutaneo colpito. Esso perdura oltre la guarigione della fase acuta. Talvolta questa nevralgia affligge i pazienti anche anni dopo la conclusione della malattia acuta, divenendo certamente il sintomo più sgradevole e invalidante della malattia.

L’herpes zoster oltre provocare danni cutanei e al sistema nervoso periferico, residua pertanto  in una nevralgia erpetica connessa a dolori molto intensi.  Il nervo è leso durante la fase infettiva acuta, residua con questo difetto. La fase acuta aggredisce la sua guaina, costituita da mielina. Il nervo che perde la mielina trasmette male i messaggi elettrici. Questa lesione è permanente e correla con dolore. Il dolore persiste, affliggendo con sofferenza non facile da sopportare e ribelle alla terapia.

Quale è la terapia convenzionale? Nevralgia posterpetica e agopuntura

La terapia convenzionale dell’herpes zoster in fase acuta si avvale di farmaci antivirali e antinfiammatori. La tempestività della cura riduce l’eventualità della nevralgia erpetica. I farmaci  antivirali sono indicati solo per la fase acuta della malattia. Nulla possono invece,  una volta instaurata la nevralgia erpetica La terapia convenzionale di questa fase della malattia si basa prevalentemente sull’uso di farmaci analgesici di varia potenza.

Questo approccio è certamente efficace se il dolore fosse di breve o media durata.  La malattia in oggetto può però avere un decorso lungo. Questa condizione rende una somministrazione di farmaci talvolta problematica. La somministrazione di agopuntura può rappresentare in tal senso un importanze strumento di cura. L’agopuntura contribuisce a ridurre terapia farmacologica e in certi casi anche sostituirla.  Se il trattamento viene iniziato tempestivamente ovvero durante la fase acuta e cutanea si può prevenire l’insorgenza della nevralgia posterpetica. In ogni caso prima si inizia con l’ agopuntura , meglio è per il paziente.

La malattia acuta può recidivare? Nevralgia posterpetica e agopuntura

Il soggetto che  soffre di nevralgia erpetica può patire in alcuni casi sfortunati anche una recidiva dell’herpes zoster, sopratutto quando le sue difese immunitarie si abbassassero nuovamente. A tal proposito si consiglia una condotta di vita tesa ad evitare quando possibile stress particolari. Può essere utile anche evitare l’esposizione al sole e quando impossibile almeno utilizzare un filtro solare ad alto fattore di protezione.

Lo stile di vita è parte rilevante della prevenzione. Nello stile di vita sono inclusi il movimento fisico adeguato all’età e alla condizione fisica.. Nello stile di vita occorre considerare una dieta antinfiammatoria e il turn over adeguato dell’ acqua. Infine è parte dello stile di vita una bastevole gestione dello stress.  Non di rado le recidive erpetiche si osservano dopo episodi di vita stressanti e\o traumi acuti. Una gestione oculata di eventuale terapia farmacologica, necessaria per altri o stessi motivi, è parte della prevenzione.

Perchè fare l’agopuntura ? Nevralgia posterpetica e agopuntura

La terapia  con agopuntura della nevralgia posterpetica è indirizzata principalmente al dolore connesso  sia in fase acuta che nella cronica. Talvolta i pazienti con dolori intensi hanno anche alterazioni  emozionali e una deformazione della personalità  dovuta alla sofferenza. Anche in tal caso può essere utile  l’ agopuntura, al fine di regolarizzare il sistema neurovegetativo e il sonno. Il sistema neurovegetativo e il sonno  sono fondamentali in questa come in verità anche in altre patologie.

 Il valore  dell’agopuntura  non risiede soltanto nell’analgesia, in altre parole la sua capacità di ridurre il dolore. L’ agopuntura tramite gli effetti miorilassanti, antinfiammatori e immunomodulanti agisce più profondamente nell’herpes zoster e sulle sue recidive.  La nevralgia è una patologia invalidante anche se non connessa a rischi vitali per il paziente.  Il dolore dello nevralgia erpetica può essere infatti particolarmente fastidioso.

La cura della nevralgia erpetica  con agopuntura  è però ben altro obiettivo della mera soppressione del dolore. Un ulteriore motivo per scegliere il trattamento con l’ agopuntura  è legato al fatto che questa terapia analgesica è anche priva dei fastidiosi effetti collaterali del farmaco. Alcuni pazienti non tollerano infatti i farmaci antidolorifici oppure soffrono anche altre patologie concomitanti che ne sconsigliano l’uso.

Per questi pazienti l’indicazione a trattamenti in agopuntura è assoluta. Inoltre i pazienti che soffrono di nevralgia erpetica possono richiedere un intervento antidolorifico a lunga scadenza, condizione che può portare verso l’assuefazione al farmaco somministrato e alla conseguente attenuazione della sua efficacia. L’ agopuntura  è in questo contesto una valida alternativa da considerare.

Come funziona l’agopuntura ? Nevralgia posterpetica e agopuntura

L’impiego della agopuntura è noto per molte patologie degenerative e infiammatorie che accompagnano talvolta per anni la vita dei pazienti. Tale metodo attinge alla millenaria esperienza della medicina tradizionale cinese, ma si sviluppa  in occidente  sopratutto nella seconda meta’ di quest’ultimo secolo.  Le antiche conoscenze sul tragitto dei meridiani, sulla localizzazione degli agopunti e sugli effetti prodotti dalla loro stimolazione, hanno trovato conferme nella medicina moderna sia attraverso la biochimica, che attraverso la neurofisiologia.

Gli agopunti sono situati sempre nelle vicinanze di un tronco nervoso in una zona ricca di sensori, la cui stimolazione induce riflessi precisi e la liberazione di mediatori biochimici altrettanto individuati ovvero le endorfine e le enkefaline. Il sistema cosi’ attivato produce un effetto inibitore sulla trasmissione del dolore, come in presenza di uno sbarramento. Di conseguenza  i segnali si arrestano come davanti a una porta chiusa. Gli agopunti scelti per la cura del dolore, sono ubicati su meridiani che attraversano la zona del dolore e sono in relazione anche alla diagnosi clinica.

Si tratta di una metodica riconosciuta ? Nevralgia posterpetica e agopuntura

La metodica agopunturale è parte della MTC Medicina Tradizionale Cinese, una antica forma di medicina, ancora oggi applicata con successo. Si tratta di una terapia, pertanto essa può essere somministrata solo da un medico. Si tratta di una medicina che vanta una longevità considerevole, Forse è la più antica ad essere ancora praticata. La prova del tempo è generalmente la più severa che esiste.  Trattamenti scarsamente efficaci non perdurano negli anni, anche se abilmente promossi. L’agopuntura vanta la sua attività terapeutica da millenni.

Esistono pubblicazioni secondo i canoni della scienza medica moderna che testimoniano la sua azione e le sua indicazioni. Il metodo è valutato con soddisfazione dai medici e dai loro pazienti.  L’agopuntura è riconosciuta come valida dalla  OMS Organizzazione mondiale della sanità o WHO  World Health Organization . Oltre al riconoscimento della WHO la metodica gode se possibile, di ancor maggiore considerazione dall’ UNESCO. Secondo l’UNESCO la medicina tradizionale cinese è un patrimonio culturale dell’umanità.

Conviene associare una alimentazione coerente ?

Alimentazione e terapia  sono interdipendenti. Questo avviene per retroazioni  ormonali e per precisi rapporti biochimici e metabolici. Un cibo  assunto favorisce o contrasta l’infiammazione.  Non esiste  malattia che non risenta positivamente di una selezione del cibo valutata come trattamento. Purtroppo si osserva la diffusa esclusione dalle terapie comunemente prescritte, di una dieta coerente con la guarigione.

Anche negli ospedali l’unico parametro considerato è  troppo spesso esclusivamente quello batteriologico. Questo è certamente necessario, ma  da solo del tutto insufficiente. Uno squilibrio tra massa magra e massa grassa percentuale può ingenerare  a catena una serie di altre problematiche.  Anche l’eccesso di cibi acidificanti e la disidratazione sono oggetto di valutazione e compensazione.  La bilancia non mostra purtroppo questi rapporti significativi tra le masse corporee. Inoltre una dieta semplicemente ipocalorica, non sarebbe utile e efficace.

Quale alimentazione è antinfiammatoria ?

Per una alimentazione che favorisca la terapia, si procede tramite indagini strumentali. Una analisi della composizione corporea tramite bioimpedenziometria è utile allo scopo.  Tale analisi oltre a indirizzare correttamente l’alimentazione, consente di inquadrare subito i pazienti rispondenti a trattamento agopunturale. I pazienti disidratati e con carenze specifiche di elettroliti, possono non rispondere a trattamento se tali condizioni non vengono corrette.

Comunque al fine di suggerire una alimentazione coerente con la terapia, il peso corporeo e il classico rapporto peso altezza ingannano o non  sono sufficienti. Alla presenza una dieta ispirata dalle abitudini, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA.  Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali comportano tra molto altro,  l’alterazione della corretta risposta immunitaria alle infiammazioni. Una alimentazione coerente con il trattamento seleziona i pasti secondo un criterio antinfiammatorio .

Questa particolare alimentazione  si occupa di  ripristinare un equilibrio acido-base  opportuno e  una circadianità corretta del carico glicemico  Questo metodo di lavoro, migliora i rapporti tra massa magra e massa grassa  del paziente. Ovvio che la correzione di sovrappeso può essere parte del trattamento, ma non certo lo caratterizza.

Si consiglia di bere molto?

I pazienti con lesioni  infiammatorie e\o degenerative  risultano spesso disidratati. L’analisi di composizione corporea tramite bioimpedenziometria conferma generalmente questo dato.  La disidratazione è certamente un fattore aggravante da eliminare.  Anche la riposta terapeutica a trattamento agopuntura dipende dalla presenza di acqua e elettroliti, da verificare strumentalmente prima di fare il trattamento. Sono importanti in modo particolare il potassio e il magnesio.

Bere correttamente dovrebbe precedere comunque l’atto medico, anche perché migliora la performance dell’agopuntura.  Occorre allo scopo misurare il turn over idrico personale e evitare di presumerlo   L’indagine strumentale tramite bioimpedenziometria è priva di effetti collaterali, rapida e ben accetta da tutti i pazienti. Meno facile è certamente modificare la abitudine dei pazienti a bere acqua. Chi beve correttamente deve andare infatti spesso al bagno.

Come trovare un agopuntore?

Somministrare agopuntura è atto medico in Italia dal 1984. Pertanto deve essere esercitata da un medico e preferibilmente competente . L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’agopuntura, sono consigliabili. La consultazione del Registro consente una verifica della formazione ricevuta dell’operatore.  Le cure a base di agopuntura non si contrappongono, ne sostituiscono le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario esse  possono essere associate a vantaggio del malato.

Dott. Fabio Elvio Farello Nevralgia posterpetica e agopuntura  a Roma