Morgellons, la sindrome negata

morgellons
morgellons

La sindrome di Morgellons è il nome dato ad una malattia negata dalla medicina scientifica e caratterizzata da una serie di sintomi cutanei, presenza di fibre sotto la pelle e disturbi mentali. La comunità scientifica si è espressa non tanto per negare una evidenza clinica, ma per definire  la stessa come una forma di parassitosi allucinatoria. I pazienti con Morgellons, lamentano eruzioni cutanee pruriginosi e una disarticolazione mentale. All’esame microscopico della cute secondo alcuni si evidenzierebbero fibre forse colorate. Secondo i detrattori di Morgellons i sintomi cutanei presentati all’osservazione clinica sarebbero da ricondursi a lesioni autoinflittesi dagli stessi pazienti per estrarre dalla cute  “parassiti” solo che immaginati. La sindrome pertanto sarebbe un disturbo  essenzialmente psichiatrico, caratterizzato dalla convinzione delirante di essere affetto da parassitosi.   Il fenomeno è stato anche oggetto di studio da parte dei centri per la prevenzione e il controllo delle malattie negli USA  non senza destare preoccupazioni. 

Comunque dopo tali ricerche  la malattia ha assunto diverse denominazioni  che tendono a confondere più che a definire:  Morgellons, parassitosi allucinatoria, infestazione allucinatoria, delirio parassitologico. Molti pazienti Morgellons finiscono inoltre per essere etichettati con diagnosi di comodo, meglio conosciute dalla classe medica e per le quali è prevista terapia con psicofarmaci: schizofrenia o depressione maggiore.  Secondo i centri di ricerca USA infine le fibre colorate presenti nelle ferite dei pazienti sarebbero compatibili con cellulosa e fibre di cotone. L’esistenza di una sindrome di Morgellons non è mai stata oggetto di discussione, piuttosto lo sono le sue cause. Accanto ai ricercatori accreditati dalla istituzioni che sostengono l’origine psichiatrica della malattia si osservano teorie che la sofferenza sia causata organismi sovranazionali.

Secondo tali teorie  Morgellons sarebbe causato dalle componenti proteiche presenti nelle scie chimiche. Da  anni il pianeta sarebbe oggetto di una intensa attività di manipolazione climatica.. Tra i vari strumenti di manipolazione climatica si osserverebbe la produzione di nuvole artificiali tramite aerei di linea, militari e/o privi di bandiera. Le nuvole create artificialmente sarebbero facilmente riconoscibili a tutti perchè caratterizzate da una perfetta linearità estranea ai fenomeni naturali. Le scie di condensazione  ovvero la spiegazione ufficiale più frequente delle scie chimiche sono invece rare, brevi e non persistenti. Le scie chimiche riempirebbero a tappeto i nostri cieli e espandendosi determinerebbero  perturbazioni del clima. Essando prodotte da organismi sovranazionali non possono essere contrastate da governi, giudici, comunità scientifica o media.  Pertanto la versione ufficiale sulle scie chimiche è che non esistono, ma si tratta di semplici scie di condensazione. Coloro che invece evidenziano la loro presenza sono bollati come complottisti e derisi.

Purtroppo all’interno delle scie chimiche laboratori indipendenti e pertanto senza validazione scientifica alcuna, hanno rilevato la presenza di bario, alluminio e struttrure proteiche o nano tecnologia. Una volta terminato l’intervento sul clima le scie chimiche precipiterebbero a terra, inquinando l’ambiente, entreerebbero nella catena alimentare e per il tramite del cibo o acqua nei corpi umani. L’effetto tossicologico di alluminio e bario è conosciuto,ma le scie chimiche nella ipotesi della loro esistenza non produrrebero una intossicazione acuta, piuttosto una cronico progressiva. In tal senso gli effetti di alluminio e bario sono primariamente neurotossici e compromettono la fertilità. Quale è lo scopo invece delle  eventuali strutture proteiche e le nanotecnologie presenti nelle nuvole una volta atterrate sul suolo non è ben chiaro, ma taluni le collocano in relazione stringente con Morgellons. Tutta questa esposizione su Morgellons è priva di validazione scientifica. Purtroppo la validazione scientifica però è strettamente dipendente dai finanziamenti che riceve, lasciando in sospeso una definiva negazione delle controverse cause della malattia.